La Messina di Luciano Panama

Artisti   Cantautorato  15 Febbraio 2020   Nessun commento La Messina di Luciano Panama

Luciano Panama si ripresenta con un videoclip che sembra essere molto di più di una promo per il suo intenso singolo. Il video dei “Messina guerra e amore” è un Inno alla sua amata e disgraziata città, è un collagès di quella congerie di impulsi sotto l’enorme coperta dell’accettazione della quotidianità, é una grande lente d’ingrandimento che apre nuove prospettive agli sguardi monocromatici di chi non si accorge più. Il contrabbasso diventa la sirena del traghetto, l’arpeggio dell’acustica diventa metronomo della clessidra inesorabile mentre il magistrale violino di Alibrandi rimanda a una dimensione ascetica che sostiene le speranze in mezzo a tutto questo continuo scorrere. Traghetti, treni, mare e rotaie, la Messina di Panama specchia la visione di che sceglie di restare agli interminabili arrivi e partenze che da sempre segnano il destino questa città. 

Ciao Luciano come nasce questo videoclip?

Avevo voglia di approfondire il senso di questo brano, direi anche il senso di tutto il disco e in generale esprimere anche attraverso le immagini uno dei motivi per cui scrivo canzoni. Mi piace scrivere del mondo che ho intorno e spero che possa servire a qualcosa, la musica deve anche avere questa finalità: riuscire a far pensare la gente. Ho seguito sia la regia che il montaggio, avevo in mente delle immagini ben precise sin da quando ho scritto e prodotto il brano, poi con il tempo sono riuscito a mettere a fuoco il progetto intero e oggi “Messina guerra e amore” è qualcosa che rappresenta il mio presente.   

Come mai hai scelto questo singolo da lanciare con un nuovo videoclip e cosa rappresenta per te Messina?

Io porto il cognome di una città, Panama, che come Messina ha uno “stretto” che divide due sponde, l’America Centrale e quella del Sud così come Messina e Reggio Calabria.  Una città in cui si nasce e si cresce secondo me è come un terzo genitore, come una seconda famiglia. Da ragazzino prendevo le distanze dalla mia città perché non mi ritrovavo praticamente in niente, oggi ho imparato ad amarla ed aiutarla perché ne ha bisogno e la mia generazione spero riesca a fare qualcosa di concreto per questa città che lo merita. Inoltre volevo riaccendere le luci sul mio ultimo lavoro, Piramidi, e “Messina guerra e amore” è il brano che chiude l’album. Oggi purtroppo i dischi passano troppo velocemente, anche chi li scrive si arrende a tutto ciò, ma per carpire e cogliere al meglio la scrittura e il senso di quelle canzoni, o di un progetto per intero, bisogna tornarci e trascorrere del tempo insieme, e questo è un modo.

Invece qual è il bilancio di “Piramidi” a 2 anni dalla pubblicazione? 

Un progetto molto importante per me come uomo, come musicista e come scrittore. Contiene delle canzoni che hanno riempito la mia vita e la mia anima, mi ha fatto crescere. In più mi ha portato su una strada che mi ha condotto a scrivere tante nuove belle canzoni che non vedo l’ora di pubblicare. Fa parte di un percorso. Mi ha portato in giro con chitarra piano e voce in molte città d’Italia, facendomi scoprire ed affinare una parte del mio carattere che conoscevo poco: per la prima volta ho fatto dei concerti da solo, e salire su un palco “nudo” è un ‘esperienza che lascia dentro profonde emozioni che devi imparare a saper gestire nel miglior modo possibile affinché il tuo senso arrivi a chi ti sta di fronte. Ecco, per chi li scrive a questo servono anche i dischi, ad arricchirti umanamente. Positivo!

Progetti, live… Cosa bolle In pentola?

Come dicevo ho scritto diverse canzoni di cui mi sono già innamorato e che mi hanno già dato tanto, adesso spero di registrarle e produrle al meglio e magari di trovare qualcuno che mi dia una mano con i concerti, perché credo di essere arrivato anche ad una qualità live che merita i luoghi più adatti per esprimersi al meglio. 

Complimenti per il videoclip e per il brano. Stupendi entrambi. Speriamo di vederti il più possibile in giro perche “Piramidi” é un album che merita di essere conosciuto, ascoltato e riascoltato!

Grazie spero presto di ripassare da Bologna.

Di Alessandro Barbaro

 

 

 

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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