HÅN

Artisti   Pop  31 Luglio 2017   Nessun commento HÅN

Quando scrive musica, HÅN, si immagina paesaggi nordici, atmosfere fredde. Del resto è sempre stata attratta dal suono scandinavo nel particolare e mi invita anche a dare un occhio agli artisti del Nord Europa. Sono forti.

HÅN però è italiana e vive vicino al Garda. La sua etichetta è la Factory Flaws, la stessa di Giungla.

Artista: Giulia Fontana in arte HÅN

Genere: Dark Pop

Fonti di ispirazione: The xx, Little Dragon, Daughter, MØ, Lorde, Radiohead, FKA twigs, Bon Iver, AURORA

Anno di formazione: 2017

Colore: Argento

The Children è il singolo di HÅN uscito a maggio 2017. Dal vivo Giulia (voce, tastiera, chitarra) si fa accompagnare da Michele (chitarra, clip, basi).

Giulia era appena arrivata da Roma quando l’ho sentita via Skype qualche giorno fa. Si trovava nella capitale perchè doveva aprire ai Cigarettes After Sex (NDR: io sono andata a vederli quest’anno al Fabrique a Milano. Ho dei dubbi sulla loro presenza scenica, ma le canzoni e gli arrangiamenti sono…bellissimi).

Ciao Giulia, ci ho messo almeno 4 minuti per digitare la Å di HÅN sulla tastiera ma è un nome molto, molto bello. Cosa esprime?

“Quando scrivo musica mi immagino da sempre paesaggi nordici, atmosfere fredde. Volevo un nome d’arte che ricordasse il Nord Europa, un nome anche breve”.

Perchè ti immagini peasaggi nordici?

“Penso sia dovuto al tipo di musica che ho iniziato a suonare, la stessa che ho sempre ascoltato.”

Come si riflette questo nel tuo singolo The Children?

“Nei suoni. Sentendo le nuove produzioni, ci sono molti suoni freddi, scuri ma anche guizzi di luce. La chitarra evoca i primi, mentre i bassi, i synt che conferiscono più movimento, i secondi. E’ una situazione introversa ma mai completamente chiusa, anzi, vorrei proprio sviluppare meglio quest’ultima. L’Aurora Boreale non è un qualcosa di chiuso, no?”.

Come sei arrivata ad ora?

“Prima di questo progetto non avevo progetti. Ho sempre suonato, cantato ma mai pensato di farlo “professionalmente”, se vogliamo chiamarlo così, non ho mai avuto il coraggio di sviluppare i miei pezzi e portarli ad uno stadio superiore. Nella pratica ho mandato delle mail alla mia etichetta attuale, la Factory Flaws. Ci siamo incontrati…ed è nato tutto. Sono molto felice”.

It sounds like meritocrazia, succede sul serio allora!

Mi racconti tu qualcos’altro di te?

“Io studio Mediazione Linguistica all’Università di Trento. Ascolto quasi solo musica in inglese. Tra gli artisti emergenti mi piacciono molto Birth,  Lim (della mia etichetta, fa elettronica e adoro i suoi visual, vorrei farlo anche io ma per ora non ho le capacità, diciamo). Sto cercando di staccarmi dalla chitarra per concepire suoni meno distesi e più synt, più potenti. Ah, ho studiato canto e il mio insegnante voleva mandarmi a Londra a studiare lì (NDR: questa ultima frase in realtà è stata una risposta ad una mia domanda,  insomma se avesse mai studiato canto, perché sono una romanticona e mi aspetto sempre la scena dell’insegnante che invoglia lo studente di talento a studiare in grandi scuole. D’accordo, la smetto, procediamo con l’intervista).”

Come è andato il tuo live recente a Londra?

“E’ stata una situzione nuova, ho passato anni a vedere live di tutti gli artisti del globo in versione inglese e non vedevo l’ora di farlo anche io; paradossalmente mi sono trovata meglio a parlare sul palco in inglese che in italiano, forse perchè so gia come comportarmi, in Italia non so… mi sento a disagio a parlare a volte! Comunque sembravano tutti entusiasti. So che è una cosa che si dice tanto, ma secondo me all’estero, in questo caso a Londra, sono piu abituati ad ascoltare musica nuova. Entri in un locale e ti aspetti di sentire artisti nuovi; forse sono un pochino piu attenti. Poi comunque in realtà, se vai nei locali giusti in italia, trovi gente disponibile ed entusiasta. Ecco magari sono molti meno i locali italiani e di conseguenza il pubblico attento a ciò, ma esistono dei bei contesti che vanno senz’altro evidenziati”.

Tipo?

“Il Covo a Bologna”.

Cosa c’è in cantiere?

“A settembre uscirà un secondo singolo mentre a ottobre un ep con altri 2 pezzi e 4 versioni diverse degli stessi (tipo acustico o remix)”.

Ottimo. Noi ti seguiamo.

Facebook: HÅN

Foto: Chiara Viola Donati

J.C.

 

 

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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