Two Birds One Stoned

Artisti   Rock  21 Ottobre 2017   Nessun commento Two Birds One Stoned

“Two Birds One Stone” significa in italiano “prendere due piccioni con una fava”. “Stoned” vuol dire “strafatto”. Quindi “Two Birds one Stoned” significherebbe tipo “prendere due piccioni fumati con una fava”. Dai, ci è venuto così non fare quella faccia Je…

Nome gruppo: Two Birds One Stoned

Componenti: Alberto Santinon (chitarra, voce), Marco Duse (batteria)

Genere: Dal blues rock al garage

Fonti di ispirazione: The Black Keys, The White Stripes, Depeche Mode, Nineteen Seventy Nine

Anno di formazione: 2015

Colore: rosso

Alberto e Marco sono di Treviso, città dell’Home.

Loro si conoscono nel 2007 quando insieme fanno Emo. Alberto poi suona in un altro gruppo dall’impronta metal, nonostante sia sempre stato legato al pensiero del duo come formazione artistica. Forte della sua idea, decide nel 2015 di lasciare la band e coinvolgere Marco nel suo progetto, perchè ha la personalità che gli interessa ed è senza dubbio talentuoso.

Nascono così i Two Birds One Stoned e nel 2016 autoproducono il loro primo EP dall’omonimo titolo della band.

L’EP è composto da 5 brani ed è decisamente rock. La produzione sembra strillare in ogni traccia “Ehi, ciao esistiamo, ci stiamo presentando. Volete muovere i culi insieme a noi?”.

Il suono di questo EP, a mio avviso, richiama lontanamente luoghi d’oltre oceano, nello specifico Los Angeles, territorio segnato dai Doors. L’influenza di Break on Through (to the other side) per esempio e di quel blues rock, rock psichedelico, è palese. In questo primissimo EP dei Two Birds One Stoned non è emerso qualcosa di originalissimo, ma è un prodotto che raccomando e che quando senti, ti scuote e ti invita ad approfondire. Il talento del duo è percepibile e dal vivo si mangiano il palco.

Alberto, con cui ho chiacchierato,  mi racconta che a fine novembre uscirà il loro prossimo EP, “Cross”.

Mi parli del nuovo EP “Cross”, Alberto?

“Cross” è prodotto dall’etichetta vicentina Red Eyes Dischi. I ragazzi della Red, ci hanno notati durante un nostro concerto all’Arcadia di Vicenza, ci siamo conosciuti e man mano è nata la collaborazione. Ci siamo evoluti molto rispetto al primo EP, che è stato un po’ più cazzone, diciamolo. Nel nuovo lavoro ci sono uno studio e una consapevolezza differenti, si sente qualcosa di maggiormente punk, di più aggressivo e il gusto è agrodolce. Scrivendo molte delle canzoni, ci siamo accorti di aver letteralmente vomitato i nostri problemi.  Perciò diversi pezzi appaiono, per forza di cose, cupi. Altri sono più luminosi, ma sempre energici. La stessa energia che proviamo a trasmettere in ogni concerto. Quando suoniamo ci sale proprio una cosa….del tipo che scenderei dal palco e mi mangerei il pubblico. A morsi proprio. Amorevolmente parlando”.

So che avete suonato allo Sherwood, come è andata?

“Ahaha follia pura. Eravamo carichissimi, ci siamo divertiti veramente tanto, Marco ha iniziato a gettare della birra sui piatti….casino, festa. Grande festival, veramente”.

Come giudichi nel complesso la scena trevigiana-padovana?

“Un po’ timida anche se ci sono dei locali interessanti, come gli storici Home o il Fishmarket. C’è Sisma, un collettivo che da qualche anno si sta facendo in quattro per organizzare concerti e creare una scena viva a Treviso. Li ammiro parecchio. E poi Subcult Fest, festival di musica indipendente a Padova gestito dall’associazione “Il Coccodrillo”. Son forti”.

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“Suono con una chitarra usata e un amplificatore di seconda mano, ho dei pedalini di fascia economica. Vedo che in giro molti si concentrano troppo su effetti o prodotti di marca trascurando magari altri dettagli secondo me più importanti, più puri. Io sostengo che sarà sempre il musicista a fare la diffferenza, quindi provo ad essere il più minimal possibile perchè credo in questa cosa”.

Fatevi mangiare alla prossima data: 25 novembre, Fishmarket, Padova.

JC

Facebook: @twobirdsonestonedtv

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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