Cosa penso dei Subsonica

Croccanti!   1 Dicembre 2019   Nessun commento Cosa penso dei Subsonica

Io e i miei compagni di classe ci trovavamo spesso sulle scale antincendio quando dovevamo chiacchierare delle nostre cose. Ricordo, su una parete adiacente alle scale, la scritta fatta con uno spray nero “Fuori visione dirotti il mio buonsenso – Subsonica – “

(scommetto che l’avete appena letta canticchiandola :))

Era il 2004 credo e poco dopo aver letto quella frase decisi di andare alla Ricordi di Monza per ascoltare Amorematico.

L’album mi piacque molto, seppur non fosse il mio genere musicale e mi trasmetteva una certa malinconia e incomprensione. A quell’età (e forse nemmeno ora) non era semplice capire i titoli e i testi del gruppo. Ho sempre creduto che “Nuova ossessione” parlasse di un metodo di controllo politico di massa basato sull’ossessione celato da un’infatuazione amorosa. Chissà se è davvero così.

Faticavo a rispecchiarmi nelle canzoni dei torinesi, nonostante non ne avessi mai abbandonato (o quasi) l’ascolto, perchè ne ho sempre apprezzato lo stile e il ritmo.

Amorematico, il terzo album dei Subsonica, non fu niente per me in confronto al primo a cui arrivai poco dopo: Microchip Emozionale, il lavoro che ho preferito in assoluto.

Microchip emozionale è tutt’ora alla posizione 16 nella classifica di Rolling Stone dei 100 migliori dischi più venduti in Italia. Mica male: un gruppo di amici di torino si piazza subito nei ricordi della musica italiana con il primo album. E si pensi anche che nello stesso anno, il 1999, furono lanciati dischi quali Squerez?, Ciao, Rewind, Girasole ecc. Insomma i Subsonica si fecero meritatamente spazio nell’interessante proposta musicale italiana di fine anni Novanta.

Ero andata a sentirli in concerto a Milano nel 2011, se non sbaglio, poco dopo l’uscita di Eden con la sua dolce e angosciante Istrice, ascoltata in macchina una marea di volte. Una performance che ho ritenuto tra le migliori viste sino a quel momento, grintosa e impeccabile.

Da Eden in poi, persi un po’ il gusto di ascoltarli. Non mi entusiasmavano più, percepivo i dischi un po’ forzati, i tempi erano cambiati ormai. I The Giornalisti, Brunori Sas e Levante si stavano facendo sempre più spazio e io trovavo i Subsonica ormai noiosi e superati. Ho provato a ricredermi, comprando i biglietti per il concerto di febbraio di quest’anno al forum di Assago (MI), ma niente, ho avuto la riconferma di ciò che pensavo. Credo che Samuel avesse ripetuto “salta” circa 500 volte, quasi fosse incapace di intrattenere il pubblico diversamente.

Il mese scorso fortunatamente, l’illuminazione: Microchip Temporale, la rielaborazione del primo album, comprensiva di ben 14 featuring in onore dei vecchi tempi. ll primo brano estratto è Aurora Sogna feat. Coma_Cose & Mamakass, uscito il primo novembre. Si tratta di una rivisitazione attuale, creativa e coinvolgente.

Spero che i Subsonica non ripetano l’esempio del buon J-Ax, artista che ho ascoltato e amato moltissimo in adolescenza e che oggi credo si sia letteralmente “venduto” per restare a galla (sei comunque sempre nel mio cuore J).

Confido in voi!

 

 

 

 

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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