Mama told me not to kiss Big Lips
Artisti Rock 24 Settembre 2017 Nessun commento“Wilbur decollò per il quarto e ultimo volo verso le ore 12. Le prime centinaia di piedi furono tutte un su e giù, come nei voli precedenti, ma dopo aver coperto trecento piedi [circa 90 metri] la macchina tornò sotto controllo. I successivi quattro o cinquecento piedi vennero percorsi con solo qualche piccola oscillazione. Tuttavia, coperti circa ottocento piedi, la macchina cominciò a beccheggiare di nuovo, e, picchiando improvvisamente, colpì il suolo. La distanza coperta in volo fu misurata in 852 piedi [260 metri]; il tempo di volo era stato di 59 secondi. La struttura dell’equilibratore era gravemente danneggiata, ma la parte principale del velivolo non aveva subito alcun danno. Stimammo che avrebbe potuto essere rimesso in condizione di volare in un giorno o due.”
Nome gruppo: Big Lips
Componenti: Daniele Begotti (voce, chitarra) , Mauro Galbiati (basso elettrico), Fausto Spreafico (batteria, cori)
Genere: Garage
Fonti di ispirazione: Nirvana, Smiths, Iggy Pop, New Order, The Beatles
Anno di formazione: 2015
Colore: rosa shocking
Incontro i Big Lips un lunedì sera davanti ad una Lupulus Brune.
La loro personalità mi ricorda vagamente i Violente Femmes degli anni ’80 (sempre siano lodati) con quel non so che di contemporaneo.
Ho ascoltato il loro EP, racconta di “storie di vita vissuta” come dicono loro, delusioni d’amore, luoghi per concludere le serate, tequila sunrise…
17 dicembre 1903: primo volo dei fratelli Wright raccontato in un vostro brano, il primo registrato. Perché?
D: “il primo pezzo registrato è stato “17 dicembre 1903” che parla dei fratelli Wright, del loro primo volo, durato solo 59 secondi. Mi avevano colpito molto la loro biografia e la loro tenacia, così ho scritto quella canzone. Da lì abbiamo sperimentato, esplorato varie sonorità, abbiamo creato pezzi diametralmente opposti a “17 dicembre 1903” tipo “Great Giants” che non c’entra quasi nulla con quel sapore post punk primordiale, altri invece sono piu marcatamente Garage. All’inizio era più un giocare, non capivamo cosa stessimo facendo. Le idee chiare ci sono venute man mano, in sala prove.”
Come nascono i Big Lips?
F: “Daniele e Mauro suonavano già insieme, io li incontrati in una situazione politica, al Galeone di Lecco..da lì pian piano è nato tutto”.
M: “All’inizio io e Daniele facevamo metal, ma ci siamo accorti di avere poco riscontro per vari motivi. Così abbiamo deciso di rivisitare il nostro stile”.
F: “Sì, all’inzio volevamo provare a fare qualcosa di più pop, sulla scia degli Smiths, anche se poi la situazione è degenerata. Il suono si è sporcato e distorto, perché è comunque questo che ci rispecchia e caratterizza. Perciò è nata una situazione più grezza, più vicina al garage”.
D: Il nome è stato proposto da Fausto e ben accolto da tutti noi. Sostanzialmente non vuol dire un cazzo ma suonava molto bene.
(NDR: Nel file excel salvato sul cellulare di Daniele, ho letto tutti i nomi proposti prima di arrivare a Big Lips, tipo “Scream and Scream Again”o “Subterraneans” ispirato a Kerouac.
Cosa state facendo ora?
D: stiamo lavorando ad un nuovo EP (4 pezzi) e stiamo preparando delle canzoni in italiano per smarcarci un po’ dall’inglese. In generale comunque non vogliamo avere nessun vincolo linguistico, nessuna costrizione. Teniamo molto alla nostra libertà espressiva, motivo per cui ci auto produciamo. Vediamo solo il senso di avere un’agenzia a supporto per quanto riguarda, eventualmente, la nostra promozione”.
Prossimo live?
D: 7 ottobre al Bloom!
F: Ci piacerebbe suonare poi in contesti come il Macao o affini
Dopo la Lupulus si è parlato di Nino D’Angelo, di forme alternative al capitalismo, di calzolai e di grafica pubblicitaria.
J.C.
Foto di copertina: fornita dai Big Lips
Pagina Facebook: Big Lips
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