Benvenuti nella GIUNGLA
Artisti Rock 29 Maggio 2017 Nessun commentoHai mai provato a tenere della sabbia in mano? Più la stringi, più scappa via. Non ha senso sforzare certe cose.
Sand parla di questo, di come bisogna imparare ad accettare le cose che cambiano, apprezzarle mentre ci sono ma saperle lasciare andare.
Scusa, spero sia chiaro, la mia musica va molto ad immagini.
Nome Artista: Emanuela Drei
Genere: Camouflage
Fonti di ispirazione: PJ Harvey, Beck, Rihanna, Nicki Minaj
Anno formazione: 2016
Colore della musica: Bianco
Mi sono seduta insieme ad Emanuela Drei nel backstage del Morborock, dopo che entrambe avevamo mangiato i Pizzocheri.
Da dove arrivi?
“Da ovunque, sono di ritorno dagli showcase festival in Canada. In queste occasioni ci sono tanti locali che si trasformano in venue per concerti, quindi ero un po’ in giro lì… Questi concerti sono interessanti perchè nonostante ci siano nomi grossi, il focus è sempre su artisti nuovi. Ho suonato poi a New York, ad Austin e all’Eurosonic in Olanda.”
Chi è Giungla?
“Giungla (quindi principalmente io) è voce, chitarra elettrica e beat. Inizialmente non mi aspettavo un progetto “solista”. Ho sempre suonato in gruppi come gli Heike has the Giggles, trio power pop che mi ha dato tanto. Volevo formare una band nuova, esplorare sound nuovi, avere magari polistrumentisti, variare la proposta rispetto ai miei lavori pregressi ma, per diversi motivi, non ho trovato le persone giuste, quelle che avevo in mente, così ad un certo punto, ho deciso di arrangiarmi da sola, perché sentivo proprio il bisogno di sviluppare i pezzi che avevo creato, di suonarli. Sono riuscita perciò a far stare in piedi il tutto. Ho buttato via molto materiale originario, cambiato idea, reso tutto molto minimal e più scarno, concentrandomi sui miei tre elementi e ho iniziato questo progetto.”
Analogico e digitale nella stessa persona insomma. Come ti sei formata come musicista in questo senso?
“I miei mi hanno messa sul pianoforte a 5 anni ma ho abbandonato nel tempo lo strumento. Sai, quando sei piccola succede spesso che se non hai un insegnante che ti stimoli, è difficile andare avanti. Poi ho cominciato a prendere lezioni di chitarra elettrica e mi sono completamente innamorata di lei. Ora sto facendo un corso di Sound Design per il cinema che mi aiuta un po’ a gestire i suoni. E’ incredibile come ogni giorno capisci quanto non ne sai.”
Toglimi questa curiosità…come nasce il nome Giungla?
“Ci ho pensato tantissimo, finché non l’ho letto scritto in un’enciclopedia. L’ho visto e ho pensato fosse quello giusto. Volevo un nome in italiano che non suonasse stranissimo ad uno straniero. Giungla evoca un qualcosa di istintivo, naturale, positivo e liberatorio. E’ allo stesso tempo qualcosa di intricato, buio, nascosto. Questo doppio lato lo trovo sia in me che nella mia musica”.
So che Federico Dragona dei Ministri ha prodotto il tuo EP, come vi siete conosciuti?
“Si, l’EP Camo è stato prodotto da Federico Dragogna dei Ministri. L’ho conosciuto tanti anni fa a Milano, mentre suonavo con gli Heike has the Giggles ed era venuto a presentarsi. Da quel momento abbiamo condiviso il palco un po’ di volte. Quando ho deciso di lanciare questo mio progetto, l’ho chiamato e mi ha detto subito “ok ci sono”. Mi è sempre piaciuto confrontarmi con lui.”
Un EP già di successo e Slow, una canzone che fa parte del progetto TEN. Mi spieghi di cosa si tratta?
“TEN è il progetto del fotografo Alessandro Trapezio. Mi aveva chiesto di scrivere una canzone partendo da una fotografia che rappresentava una giostrina che si trova ai Giardini della Montagnola di Bologna. Una foto notturna, a mio avviso malinconica. Vedendo quella giostra, ho scritto Slow pensando a come una persona percorre lentamente e in modo ordinario la sua vita ed ad un certo punto, cresce e vorrebbe andare via da un posto…”
La tua musica mi sembra molto figurativa, quali immagini evocano le tue canzoni?
“Si è molto immaginativa; Forest nasce da un sogno ricorrente, un po’ ansioso in realtà, continuavo a sognare che intorno alla mia casa tutto si trasformasse in foresta con qualcuno che osservava…Sand ad esempio nel ritornello dice “hai mai provato a tenere della sabbia in mano?” Parlando dell’importanza di non sforzare ciò che non è naturale, di sapere lasciare andare certe cose…..e di apprezzarle quando le hai in mano…”
Prossima data che ti gasa?
“19 luglio al Magnolia, apro ai Foals! Sono super super gasata!!”
Chi vuoi che intervisti?
“HÅN, artista che mi incuriosisce parecchio, è del Garda ed è prodotta dalla mia stessa etichetta Factory Flaws.”
J.C.
FB: GIUNGLA
Foto fornita da Giungla
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