THE SPECTACULIS di Lapingra

Artisti   Electro  10 Maggio 2017   Nessun commento THE SPECTACULIS di Lapingra

Metti una tastierina Casio fine anni ’90. Aggiungi poi la Sega Musicale, l’Omnichord, la Cuica e l’Otamatone. Fatto? Ok. Immagina poi, anni dopo, un teatro, costumi dell’antica Roma e mescola insieme istrionismo con semplicità e tante altre cose.

Ora agita bene. Cosa ottieni? Secondo me i Lapingra.

Componenti: Paolo Testa (tastiera, basso, chitarra), Angela Tomassone (voce) e una quindicina di membri che ruotano a seconda della performance

Genere: Dreampop, Toycore, Progressive, Elettronico

Fonti di ispirazione: dall’operetta ai Radiohead

Anno di formazione: 2007

Colore della musica: bianco

Mi catapulto in stazione dopo lavoro per prendere il treno delle 18.52, perché so che alle 20.00 Paolo mi attende per l’intervista, questa volta su Skype.

Ciao Paolo, perdonami, ho questa luce bianca puntata addosso, oltretutto oggi sono esausta, quindi sembro a dir poco uno zombie!

“Non ti preoccupare, anche per me oggi è stata una giornatina bella impegnata. Sono appena rientrato in casa, di ritorno dalle riprese che stiamo facendo qui a Roma.”

Quali riprese?

“Per il film di cui siamo i produttori e che stiamo realizzando, ormai da due anni e mezzo. Il film che racconta The Spectaculis.”

Ah.

Aspettate, facciamo un passo indietro.

Come i Lapingra arrivano a produrre un film?

“I Lapingra nascono a Roma nel 2007 come un duo (Paolo Testa e Angela Tomassone), la band comincia a farsi strada nella Capitale suonando in piccoli locali e festival e si contraddistingue per l’uso stravagante della strumentazione (un vecchio sintetizzatore M1 Korg dei primi anni 90′ e una tastierina giocattolo ritrovata in soffitta) con la quale compongono il loro primo E.P..

In seguito alla vittoria del festival Giuseppe Troilo nel 2008 registrano il loro secondo E.P. Farewell Gallinella. Questa prima fase è caratterizzata dalla volontà di uscire fuori dai consueti schemi della forma/canzone, allontanandosi dalle sovrastrutture ed accostando sonorità e tematiche apparentemente agli antipodi. Il risultato è una elettronica minimale, fatta di strumenti impropri, affiancata ad archi e fiati, carillon, peluche, drum machine e campionatori.

Del 2011 è il loro primo album Salamastra, in cui la ricerca si consolida creando un bestiario onirico, la Salamastra è una bestia che vive nei fondali dell’immaginazione e lo stesso nome “Lapingra” è una cigno fantastico che popola i cieli dell’immaginazione.
L’uscita del disco è stata accompagnata da un tour europeo (Italia, Francia, Germania e Svizzera).
Attualmente, i Lapingra hanno ampliato la loro formazione con l’aiuto di Julia Imperiali (voce, violoncello, sega musicale) Pasquale Remia (pianoforte) e Umberto Petrocelli (voce) mantenedo sempre la loro veste elettronica e scanzonata.
The Spectaculis è il titolo del loro nuovo disco, in uscita a settembre 2015.

Il loro nuovo progetto si chiama The Spectaculis.
Nel 2016 verranno presentate dodici canzoni che andranno a raccontare una storia.
The Spectaculis è un progetto molto ambizioso, in quanto si tratta di un’opera con due anime: un album (in uscita a febbraio 2016) che fa anche da colonna sonora di un film (in lavorazione). La registrazione dei brani è stata pensata per un’orchestra formata da più di venti musicisti..”

Capito?

E’ così spiegato bene nella loro pagina Facebook che in questa occasione mi è parso inutile rielaborarlo, quindi ve l’ho copiato e incollato proprio qui.

Come Paolo mi spiega, negli anni i Lapingra si sono evoluti di continuo e ciò si è sempre riflesso nelle loro proposte musicali. Si è passati da Japanese Vampire , canzone nata quasi per gioco, decisamente naïf, suonata con una piccola tastiera giocattolo, a The Spectaculis, musicalmente più complesso, più pittoresco e bizzarro e, come sostiene Paolo, “più barocco”. E’ stato infatti concepito per essere la colonna sonora del film in costume che stanno per distribuire, idea di Umberto, corista, fumettista, regista, costumista e animatore 3D, la cui voce, grave e lirica, si nota in The Girl from Perù (mi aveva colpita parecchio).

“Oggi ai live risulta complicato riproporre questi primi pezzi, suonati con strumenti che ormai ci hanno abbandonati….quella tastiera giocattolino aveva dei suoni preimpostati con cui abbiamo sperimentato parecchio!”

Come vi è venuta l’idea di The Spectaculis? Di cosa parla quindi?

“Angela studiava latino all’università e ci ha proposto di rappresentare la storia narrata in Liber De Spectaculis di Marziale, poeta latino del I secolo (idea geniale! n.d.r)  Spectaulis racconta appunto la tragica storia d’amore tra il gladiatore Aci e Sandra, una ragazza peruviana misteriosamente sbarcata nella Roma Imperiale del I secolo d.C. La storia si sviluppa a Roma, in quell’impero multietnico in cui, ovviamente, protagonista è  l’Anfiteatro Flavio, cioè il Colosseo, dove la gente si incontra per godere degli spettacoli sanguinosi a cui il popolo piace tanto assistere. The Spectaculis ripropone quindi questa storia in stile un po’ anacronistico, rendendosi così fruibile in ogni epoca; mette in scena lo spettacolo della violenza, dell’amore, dello stupore…Il film includerà oltretutto sia dialoghi in italiano che in latino.”

A quando l’uscita del film?

“Il film uscirà entro l’anno prossimo…speriamo di trovare una bella distribuzione. Io provo ad essere ottimista, ma so che spesso la gente si spaventa da ciò che non è proprio ordinario, ci occorrono infatti persone coraggiose…”

Nel frattempo, so che comunque state continuando il vostro tour, ho visto che siete stati a Venezia, città che amo. Come è andata?

“Si anche a me Venezia piace molto e direi che è andata bene. Mi piace quando, a fine concerto, le persone che non ci conoscono, si fermano per fare domande interessate.”

Da quello che ho letto, avete suonato anche all’estero quindi..

“Sì, in passato abbiamo suonato in giro per l’Europa, ma all’estero devi farlo come mestiere, devi dedicarti a 360° e da italiano, per farti notare davvero, devi avere un forte ufficio stampa, un tour management ben strutturato…sono in ogni caso ottime esperienze.”

Pensate in futuro di continuare con questo stile un po’ “musical”… quasi surreale o avete in mente altro?

“Io e Angela stiamo in realtà pensando di semplificare molto i linguaggi e tornare ad uno stile più minimale, ma ben curato. Sai, non è sempre facile portarsi dietro nei locali, praticamente un’intera orchestra! E poi abbiamo voglia di variare..”

J.C.

FB: Lapingra
Foto di copertina di Federico Carnevale (qui ritagliata)

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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