Andrea Ceccanti

Artisti   Cantautorato  2 Maggio 2017   Nessun commento Andrea Ceccanti

La pioggia non è mai stata un problema per Bologna, la grandine però non è proprio la stessa cosa.

Eppure Andrea è stato di parola.

Alle 19 eravamo seduti a far due chiacchiere in compagnia di una media chiara in via Mascarella.

Nome Artista: Andrea Ceccanti

Genere: Cantautore

Fonti di ispirazione: Nessuna

Anno formazione: 2017 (2002 per i Dora Markus)

Colore della Musica: Blu notte

Ciao Andrea, credo sia impossibile parlare di te senza citare i Dora Markus, quindi chi sono e come nascono?

“I Dora Markus sono stati la mia casa fino a poco tempo fa, il progetto è ora in stato di “amichevole sospensione”, ma i ragazzi mi danno spesso una mano nella registrazione dei pezzi. I Dora Markus si formano a Cervia intorno al 2002. All’inizio eravamo io, Nicola Sacchini e mio fratello Roberto, tre chitarristi. Poi si è unito Alessandro Sintucci, al basso e nel 2003 Luca Nobile (ora batterista e produttore per i Matrioska), allora 17enne ma già un talento. L’idea era lavorare su canzoni proprie, che partivano principalmente da idee mie che poi sviluppavamo assieme alle prove, cercando di fondere le influenze musicali e i gusti di tutti”

Ascoltando i vostri singoli ma soprattutto i tuoi ultimi del nuovo EP, che dire, sono delle vere chicche, non capisco perché siano rimaste così nascoste e poco “spinte”..

 “Mi fa piacere. Spargiamo la voce! In effetti non abbiamo mai investito particolarmente sulla promozione, potevamo fare di più. Io poi in questo sono assolutamente negato, sono lo stereotipo del musicista che crede che chi suona debba semplicemente pensare alla musica, e se son rose fioriranno…non è che sia fiorito un granché, forse è il momento di cambiare approccio…”

 E nonostante tutto, foste notati da Alessio Bertallot, che cominciò a passare un vostro pezzo nel suo programma B-Side che conduceva su radio DeeJay, non è poco…bella soddisfazione, no?

“Sì, questo grazie a un’amica che allora passò un nostro demo a Bertallot. A lui piacque molto “Autunno” e cominciò a passarla a B-Side. Sempre Bertallot poi volle includere “Splendidi nuovi errori” nella compilation Altrisuoni Italiani-Bertallosophie, pubblicata da V2. Ho un ricordo molto bello della festa di presentazione di quella compilation, del live in diretta a Radio Deejay e della jam session successiva nel bellissimo locale dove veniva presentato il disco, che culminò in una cover di  “Walk on the wild side” con Bertallot alla voce… emozionante! In seguito abbiamo pubblicato “Qualcuno” EP nel 2008, e “Dora Markus”, nel 2011, che hanno avuto buone recensioni dalla stampa specializzata e ci hanno portato un po’ in giro a suonare (principalmente in Romagna)”

Parlando del tuo EP, “Benvenuto Luglio” è un brano, per sonorità e timbrica vocale, molto riconciliante. Spostando però il livello d’ascolto esclusivamente sul testo si cade in una scenografia completamente diversa, fatta di contrasti forti e ruvidi..

“Ahahah, be si, era il mio stile già con i Dora. C’è questa vena tagliente nei testi che è compensata da sonorità pacate, è un gioco di contrasti non so quanto voluto…vengono fuori così! La cosa curiosa è che le canzoni si poggiano sull’ascoltatore diventando sempre qualcosa di diverso…in realtà “Benvenuto Luglio” è una canzone molto leggera che anche dietro il verso “io vi maledico” nasconde delle storie quotidiane divertenti. In questo caso erano appena stati approvati i finanziamenti per le ristrutturazioni e io maledicevo il rumore di cazzuole e il vociare dei carpentieri che per 4 anni ho sopportato ogni mattina, perchè hanno ristrutturato tutto il quartiere ovviemente mica un solo un appartamento!!!”

Invece “Per oggi”, il secondo singolo dell’EP?

“E’ un pezzo sulla decompressione, sul distacco dalla routine. E’ nato nel 2015 durante un esperimento di artigianato musicale in cui mi impegnavo a scrivere un pezzo nuovo ogni giorno (musica e testo) in un tempo limitato, un’oretta al mattino appena sveglio, prima di andare a lavorare. Spesso i risultati di questi esperimenti sono cose inascoltabili che non condividerei nemmeno sotto tortura, ma in questo caso sono stato fortunato, soprattutto considerando che non è strano per me stare anni a limare un pezzo prima di considerarlo finito”

E poi c’è “Ci passerà”, un brano che ricorda molto Samuele Bersani e il cantautorato romagnolo…

“Me l’hanno detto in molti, e ne sono lusingato, anche se conosco pochissimo Bersani. Ci passerà è stato scritto 7 anni fa, lo suonavamo con i Dora Markus,  e vede la collaborazione di Angelo Adamo, uno dei più grandi armonicisti italiani. L’incontro è stato casuale: ci capitava di condividere la pausa pranzo in un bar e sono rimasto colpito dal suo carattere. E’ un vulcano! Astrofisico, divulgatore, fumettista, scrittore, grandissimo musicista ma soprattutto sempre disponibile per scherzare e dir cazzate. Avevo conosciuto il suo lavoro dopo la presentazione di “Caronte”, un disco di sola armonica uscito per “A Simple Lunch”,  un’etichetta indipendente bolognese, gran bel disco, ascoltalo se puoi…Senza nutrire troppe speranze gli avevo chiesto se voleva venire a suonare su “Ci Passerà”. Lui ha accettato e il risultato è il bell’assolo nel finale del pezzo: tre take, 15 minuti e avevamo fatto, e non aveva mai sentito il pezzo prima di registrare! Un mostro!”

Cosa c’è in cantiere ora?

“Ho diverso materiale a cui sto lavorando da qualche tempo, una dozzina di canzoni, e conto di farne uscire 7-8 in due EP prima della fine del 2017. Dovrei pubblicare il prossimo EP a fine giugno, 4 pezzi che sono già quasi finiti. L’ultimo EP invece dovrebbe arrivare prima di Natale. Questa è il piano di lavoro che mi sono dato a fine 2016, spero di riuscire a rispettarlo…Per il live mi piacerebbe inizialmente presentare i  brani chitarra e voce e sto cercando una cornice adatta. L’ideale sarebbero degli house concerts, vedremo…”

Come ti sembra il momento musicale italiano?

“Mi sembra che un ottimo momento. Escono molti dischi belli. Anche per la musica dal vivo sembra ci sia più attenzione; dieci anni fa ad esempio , sembrava impossibile che Brunori facesse due sold out di fila all’Estragon! Ricordo quando eravamo in 20 al Covo a vedere Paolo Benvegnù (per me un genio) nel 2004 peril tour di Piccoli Fragilissimi Film…Ora sembra che tiri un’aria un po’ diversa. Mi piace molto  Iosonouncane che con “Die” ha fatto album maestoso che per me è il èiù stupefacente disco italiano degli ultimi 10 anni. Sono rimasto colpito al Locomotiv dal religioso silenzio con cui veniva accolta la sua musica: c’è sperenza! E poi Niccolò Fabi, che dopo il picco di “Ecco” e  “Il padrone della festa” con Gazzè e Silvestri, per “Una somma di piccole cose” si fa accompagnare in tour da un gruppo emergente torinese (Bianco, prodotto da INRI, ndr) di accompagnarlo in tour, li ho sentiti qui a Bologna in teatro e sono stati magnifici”

Be’ che dire Andrea, grazie mille per questa birra in tua compagnia, un enorme in bocca al lupo per i tuoi progetti e ci rivediamo sicuramente al tuo prossimo live!

Qui trovate il link per scaricare l’ultimo EP di Andrea:

https://andreaceccanti.bandcamp.com

https://doramarkus.bandcamp.com/

a cura di A.B. (Collaboratore di Bologna)

Facebook: Andrea Ceccanti Music 

Foto di copertina fornita da Andrea e adattata per la pagina

Jessica Cintola

Jessica ha creato Armada Note per tre motivi fondamentali: ha un legame ancestrale con la musica, le piace scrivere e in quel periodo (a marzo 2017, quando ha creato il tutto) era un po’ annoiata. Dice che le sue idee migliori sono sempre nate in periodi di tedio.

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